Ortrugo

A Piacenza il vitigno bianco, Ortrugo rappresenta l’eccellenza. Originario della nostra zona, questo vino non è apprezzato solo in tutta Italia, ma anche all’estero.

Nel 1970 la provincia piacentina contava 214 ettari di viti Ortrugo, nel 2016 questo numero è triplicato.

L’Ortrugo esisteva già in epoca pre-cristiana, questa varietà fu nominata per la prima volta nel 1818 quando gli fu dato il nome di “Altruga”, una parola dialettale locale che significa “altre uve”. In quei tempi infatti queste uve erano usate per la miscelazione.

Così è stato fino al 1984 quando l’Ortrugo è diventato un vino a sé stante ed è diventato una D.O.C.

La cantina Lusenti vinifica queste uve e produce tre tipi di vini (tutti secchi) nell’intento di rappresentare non solo i diversi raccolti ma anche la terra da cui viene coltivato.

Il primo vino è infatti chiamato “Altauva”, un metodo Charmat. Un vino giovane, fresco e vivace, molto alla moda e ottimo per l’aperitivo.

Il “gioiello” di Lusenti è “Cianò”. Il nome deriva dal soprannome del padre di Lodovica Lusenti che significa “tesoro”. Cianò è naturalmente fermentato in bottiglia per 24 mesi, un metodo classico; un vino fresco spesso usato come alternativa al classico spumante. Un esperimento di successo del metodo champenoise a Piacenza.

Alnetu: Lodovica Lusenti ha dato questo nome al vino in memoria di un amico di suo padre. Ha ricordi d’infanzia di questa amico perché lei, insieme agli altri bambini della zona, andava a casa sua a guardare la TV … l’unica TV della zona in quel momento. Questo è un vino bianco fermo molto popolare, anche in Giappone. Un vino sapido perfetto anche per i gusti più delicati.

I vini “Ortrugo” della cantina Lusenti

In Vini Bianchi

Ortrugo frizzante “Ciano”

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