Andare per castelli sui colli piacentini

castelli piacentiniLa Val Tidone è la più estrema delle valli piacentine ed è sempre stata un territorio di passaggio e di conquiste. A questo si deve la costruzione, fin da tempi remoti, di castelli e roccaforti. Alcuni di essi sono visitabili mentre altri sono ancora abitati.

Partendo da Ziano Piacentino è possibile visitare diversi castelli, informatevi prima sugli orari di apertura e di visita.

Castello di Corticelli si trova nel comune di Nibbiano, lo trovate sulla vostra destra percorrendo la statale 412 verso il monte Penice. Il fortilizio è appartenuto per secoli ai Conti Arcelli, le prime notizie risalgono al 1028, era forse costituito in origine da due soli torrioni (ora è a pianta quadrangolare) circondato da un fossato e da una cinta muraria che racchiudevano al loro interno un oratorio e diverse abitazioni rurali realizzate in sasso e tuttora esistenti.

A Pianello Val Tidone potete visitare la Rocca d’Olgisio. Incastonata nella roccia, a presidio delle valli dei torrenti Tidone e Chiarone, è una delle più antiche e suggestive rocche piacentine, cinta da ben sei ordini di mura. Fondata attorno all’anno Mille, nel 1378, dopo diverse appartenenze, viene consegnata da Gian Galeazzo Visconti a Jacopo Dal Verme, valoroso vincitore della battaglia di Alessandria contro Firenze. La fortezza, nella quale è possibile anche pernottare, ha una pianta irregolare alla quale si accede unicamente dal lato settentrionale attraverso una ripida quanto suggestiva strada. Il mastio è articolato in vari locali intercomunicanti che terminano con un piccolo loggiato cinquecentesco.

I palazzi comunali di Borgonovo Val Tidone e di Pianello Val Tidone trovano sede in antiche rocche ed entrambi si trovano in piazze ampie e accoglienti.

Queste colline sono punteggiate da altri castelli che non sono visitabili: lungo la statale 412, tra Borgonovo e Pianello Val Tidone vedete sulla vostra destra il castello di Castelnuovo, spingendovi verso l’interno trovate il castello di Seminò, mentre la dimora seicentesca diMontalbo è stata ricavata dal preesistente castello duecentesco. In Val Luretta potete scorgere il Castello della Boffalora, il Castello della Bastardina, il Castello di Rezzanello, Castello di Momeliano.

Spingendovi in Val Luretta, potete visitare il Castello e la Rocca di Agazzano. Accanto alla rocca nata nel 1200 con funzione prettamente militare (torri angolari rotonde, ponte levatoio, mastio con rivellino) e dotata nel 1475 di un bellissimo loggiato voluto da Luigia Gonzaga, troviamo una villa settecentesca che in origine era il borgo della Rocca. Il contrasto tra le due costruzioni che costituiscono questo bellissimo complesso architettonico contribuisce al suo fascino. I saloni della villa sono decorati alle pareti con bellissime tempere a e arredati con mobili che vanno dal 1600 al 1800 . Di notevole pregio le bellissime ceramiche e porcellane. Anche il giardino con il taglio alla francese e munito di statue e fontana nasce alla fine del 1700; al suo disegno ha partecipato anche Luigi Villoresi che è stato direttore del Parco della villa reale di Monza.

E continuando verso Val Trebbia non dovete perdere una visita al Castello e Borgo di Rivalta. Citato in documenti già a partire dal 1048, nel XIV secolo entra nel dominio dei Landi, che ancora ne mantengono la proprietà con il ramo dei Conti Zanardi Landi. Sontuosa residenza signorile, circondata da un magnifico parco, annovera tra gli ospiti abituali i componenti della famiglia reale d’Inghilterra e si preannuncia con il profilo inconfondibile ed unico di uno svettante “torresino”. Sono visitabili il salone d’onore, la sala da pranzo, la cucina, le cantine, le prigioni, le camere da letto, la torre, la sala delle armi, la galleria, la sala del biliardo, il museo del costume militare. Il castello offre, nel borgo, anche 12 stanze di lusso per l’ospitalità alberghiera